Ecco l’attacco del mio nuovo libro, ora i prenotazione sui Amazon Kindle ma disponibile per tutti dal 23 gennaio in poi. E’ uno studio che parte dalla mitologia per spiegare la logica che si nasconde nell’associazione fra simboli planetari e divinità mitologiche olimpiche quindi recenti e antiche, titaniche.
“La prima cosa della quale voglio scrivere è che il cielo che osserviamo adesso è molto diverso da quello che hanno osservato i nostri antenati. Gli antichi astronomi osservavano ad occhio nudo il percorso delle stelle e dei pianeti, oggi possiamo scandagliare la profondità del cosmo con strumenti tecnologici di grande precisione. Ma questa prima osservazione che cosa vuol dire praticamente ? Vuol dire che i nostri antenati avevano a disposizione strumenti molto limitati e che anche la loro vita e il loro percorso sul pianeta Terra era breve e ispirato da pochi simboli, era fatto di poche cose, di valori essenziali ma poco variabili, i ruoli di genere erano più definiti, il rapporto con Madre Natura era ben diverso. Se confronti queste affermazioni con lo stile di vita attuale ti renderai conto che non ci sono punti di contatto e molte differenze. Questa diversità dipende dal fatto che col passare del tempo ci siamo evoluti, abbiamo sviluppato tecnologia e inventato cose e tutto questo può essere letto anche nel cielo, nel cosmo, nel nostro sistema solare. I corpi celesti che gli antenati della nostra civiltà potevano osservare sull’orizzonte erano 7, quelli che possiamo osservare con il telescopio di ultima generazione sono migliaia. Tutto questo deve avere un significato simbolico, puoi immaginare allora che la nostra evoluzione sia scritta in qualche modo anche nella scoperta progressiva del cosmo e nella conoscenza del sistema solare; immagina che ad ogni scoperta celeste si siano resi disponibili valori e possibilità che poco prima erano oscuri. Il sistema solare è la rappresentazione della nostra evoluzione perché la scoperta dei corpi celesti non è stata fatta tutta insieme ma in epoche diverse; ci sono corpi celesti che sono stati osservati da sempre, ce ne sono poi altri che hanno spalancato porte su nuove possibilità dal momento della loro scoperta. I corpi celesti che sono nati con noi fanno parte della nostra storia da sempre, quei corpi celesti sono la base della tua anima, sono nati con te e rappresentano ciò che sei adesso e qualcosa di strettamente legato all’esistenza umana. I corpi celesti che sono stati scoperti nel tempo hanno affinato le nostre caratteristiche e hanno aiutato la nostra evoluzione almeno in senso simbolico ma come detto in precedenza, senza pensare che ci sia un legame causa effetto. L’osservazione del cosmo deve aiutarci a comprendere il percorso evolutivo della nostra anima e della nostra civiltà ma tutto questo ci porta in una dimensione spirituale e ipotetica e non certo scientifica. Questo modo di interpretare il mondo che viviamo ci permette di dare un senso a cose che sembrano avere un senso solo scientifico o pratico.
Il primo punto sul quale riflettere è questo: la nostra civiltà si sta ancora evolvendo o si è fermata ? Ci sono differenze fra le vecchie generazioni come la mia e quelle nuove ? Abbiamo avuto le stesse opportunità o i ragazzi giovani ereditano un mondo che non li rappresenta e che non hanno la forza di cambiare ? Posso rispondere a tutte queste domande affermativamente, ci sono differenze sostanziali fra generazioni anche solo per il fatto che le nuove nascite hanno a disposizione molti simboli, molti di più di quelli che avevamo noi e anche solo per questo possono potenzialmente rappresentare un mondo più evoluto, sempre che gli permettiamo di farlo…” (Continua…)
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